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Il mistero della Gurfa

Esterno Grotte della Gurfa. Foto Vincenzo Sottosanti /Archivio LIMEN./
La Grande sala della Gurfa richiama ogni anno un numero sempre maggiore divisitatori attratti dal mistero che avvolge l’origine di questo luogo.
Foto di Vincenzo Sottosanti /Archivio LIMEN
Le più importanti tombe a Tholos conosciute in Sicilia sono quelle di Thapsos e di Sant’Angelo Muxaro. Le evidenze archeologiche testimoniano anche che i micenei risalirono il Fiume Platani, probabilmente spinti dalla presenza di zolfo, salgemma ed altre risorse minerali apprezzate dai mercati orientali. E’ plausibile che i Greci si spinsero fino alla parte settentrionale dove sono stati realizzati gli ipogei della Gurfa. Il sito rupestre è situato in un luogo strategico per la viabilità. La Valle del Torto permetteva il collegamento con la costa tirrenica dove nel 648 a.C. i greci fondarono la città ed il porto di Himera, distrutti dai Cartaginesi nel 409 a. C., dopo appena 239 anni dalla fondazione.
Elaborazione grafica Redazione LIMEN
Stemma del Comune di Alia.
Fonte: Stemmi Comunali Italiani

Sezione topografica del complesso rupestre della Gurfa.
Rilievo di Silvana Braida (1984)

Carmelo Montagna osserva da vicino il fenomeno che si verifica nella grande sala della Gurfa nel giorno dell’Equinozio di primavera. Alle 12 ore solari, un raggio di sole passa attraverso un foro nella parete laterale e illumina il centro dell’ambiente sotterraneo. Per l’architetto Montagna, questo dimostra che le Grotte della Gurfa sono state costruite seguendo un progetto architettonico molto elaborato.
Foto di Vincenzo Sottosanti/Archivio LIMEN
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