Via col vento

Centinaia di vele colorate affollano il mare di Mondello creando un’atmosfera d’allegria. Si muovono, si intrecciano, sembrano convergere tutte nello stesso punto per poi allontanarsi come i vetri colorati del caleidoscopio che si spostano per meravigliare l’osservatore con un carosello di figure imprevedibili. Sono windsurf, piccoli mezzi nautici monoposto costituiti da una tavola galleggiante ed una vela che, sfruttando la sola forza del vento, possono raggiungere i 43 nodi – circa 80 km/h – una velocità che in autostrada è considerata da lumaca, ma in mare è da brivido. Ad ognuno di quei punti colorati corrisponde un atleta che si sta preparando ad una delle tante competizioni internazionali di windsurf che Mondello ospita dal 1986.

Mondello (Palermo). Giovani atleti si preparano ad una delle tante manifestazioni organizzate dall’Albania. FotoV.Sottosanti/ Archivio LIMEN

Sport individuale per ogni età, il windsurf offre – anche a chi lo pratica senza aspirare a diventare un campione – un contatto privilegiato con il mare. Basta farsi trasportare dal vento ad alcune centinaia di metri dalla linea di costa per sentirsi già proiettati in un mondo in cui domina l’essenzialità della vita, dove si vive la percezione di un rapporto con la natura di tipo primordiale. Riuscire a muoversi sulla superficie del mare sfruttando la sola forza della natura significa conoscere il vento e le sue regole, possedere quella capacità d’osservazione diretta dei fenomeni naturali che l’uomo ha ormai perso da tempo. “Non sappiamo quando e come l’uomo abbia iniziato a navigare – spiega Luca Sineo, docente di Antropologia all’Università di Palermo – certo è che ha sentito presto la necessità di comprendere i fenomeni naturali e ad avventurarsi per mare, magari per raggiungere nuove terre da esplorare e conquistare”. Non sapremo mai se per la prima traversata dello Stretto di Messina od il primo collegamento con le isole minori della Sicilia, sia stato utilizzato un mezzo di navigazione simile al moderno windsurf o meno, certo è che l’ingegnere aerospaziale Jim Drake,quando ha inventato la tavola a vela che noi oggi conosciamo, si è ispirato ai mezzi ed alle tecniche di navigazione utilizzate da millenni dai polinesiani.

Mondello (Palermo). Il windsurf è un’attività sportiva che richiede una spiccata capacità d’osservazioni dei fenomeni naturali per riuscire a sfruttare il vento per generare l’azione propulsiva che permette di muoversi sull’acqua. Foto V. Sottosanti/Archivio LIMEN

Nato circa 40 anni fa in California, e diventato specialità olimpica dal 1988, il windsurf ha conosciuto presto campioni italiani come Vincenzo Baglioneche nei primi anni ’80 aveva fatto dello sport la sua vocazione. Già venticinquenne, si avvicina casualmente al windsurf ed inizia, in breve tempo, a mietere tanti di quei successi da meritarsi, insieme all’amico Vincenzo Pottino, la Medaglia d’oro al valore atletico: l’alta onorificenza conferita dal CONI agli atleti che hanno conquistato importanti vittorie nelle loro specifiche discipline. Sono gli anni in cui Baglione e Pottino concepiscono la loro esperienza come qualcosa che non deve restare fine a se stessa. Insieme ad altri amici, sentono la necessità di proporre qualcosa ai giovani palermitani che, pur vivendo in una città circondata da belle montagne e bagnata da un mare meraviglioso, non mostrano grandi interessi per gli sport legati agli ambienti naturali. Nasce così l’Albaria, un’associazione sportiva che – come tutte la cose concepite con passione ed amore – non tarda a dare soddisfazioni. Decine di ragazzi iniziano a frequentare i corsi di avviamento al windsurf sotto la direzione tecnica di Vincenzo Baglione e presto emergono giovani promesse destinate a conquistare titoli mondiali.

Grazie all’attività svolta negli anni dal Circolo Albaria, la Baia di Mondello è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di windsurf di tutto il mondo. Foto V. Sottosanti/Archivio LIMEN

Oggi Mondello è un luogo che offre la possibilità di praticare sport velici tutto l’anno grazie alla presenza di numerosi circoli che organizzano corsi di avviamento destinati ai ragazzi dai sette anni in su, ed è qui, in questa piccola borgata marinara che dal 1995 ogni anno si danno appuntamento i migliori atleti del mondo per partecipare al World Festival on the beach,la manifestazione ideata dall’Albaria ed entrata ormai nella lista degli eventi di grande richiamo turistico che ogni anno si svolgono in Sicilia.

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